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In genere ogni stanza è dotata, al suo interno o al suo immediato esterno, di una cassetta di derivazione da cui partono i conduttori che alimentano le varie prese e che alimentano il circuito di illuminazione.
• Dopo aver tolto la corrente aprite la cassetta di derivazione e cercate di individuare quali sono i conduttori che alimentano la presa in questione. In genere il lavoro viene così svolto: si sconnettono due conduttori per volta e si provano le varie prese con il tester (naturalmente reinserendo, ogni volta l’interruttore generale).
• L’operazione deve essere svolta con il tester impostato sulla misurazione di tensione e inserendo i puntali all’interno delle varie prese in modo da determinare quali sono i conduttori che alimentano ogni presa. Così facendo, andando per tentativi, individuerete i conduttori che alimentano la presa e che possono essere scollegati accidentalmente ai morsetti all’interno della scatola di derivazione oppure essere interrotti lungo il percorso (caso questo abbastanza difficile).
• Anche in questo caso potete procedere alla sostituzione e al collegamento sia alla presa sia ai morsetti della scatola di derivazione e quindi rimettere tensione e verificare che la presa abbia cominciato a funzionare.
Si tratta di un sistema ormai non molto frequente ma è sempre possibile trovarlo. I fusibili sono collocati in apposite scatolette poste in genere in prossimità del soffitto. Il loro compito è quello di impedire che un eccessivo assorbimento di corrente da parte di un utilizzatore (o una fuga di corrente) faccia scattare l’interruttore generale togliendo corrente a tutta l’abitazione.
• Il fusibile, infatti, è costituito di un materiale particolare che, quando è attraversato da una determinata corrente, si fonde e interrompe l’alimentazione.
• Se il fusibile che viene collocato lungo una linea di alimentazione è tarato per fondersi ad una corrente più bassa di quella che farebbe scattare l’interruttore generale magnetotermico, ecco che viene protetta una parte di circuito senza impedire il funzionamento di altri servizi. Pertanto, se in una presa non vi è corrente, verificate se anche in altre spine,immediatamente vicine, c’è o meno.
• Se manca anche in quelle è molto probabile che vi sia un fusibile di protezione che sia saltato. Con una ispezione lo trovate facilmente. Togliete corrente ed aprite la scatoletta quindi asportate il fusibile e sostituitelo con un altro di uguale tipo e uguale portata (vi sono tipi di fusibili molto diversi).
• Non mettete al suo posto un fusibile con portata maggiore altrimenti la protezione non è più valida.
Al posto di una scatoletta portafusibili può essere presente un interruttore dotato di fusibili (verificate e sostituite il fusibile saltato) oppure un interruttore magnetotermico che potete semplicemente riarmare premendo il pulsante apposito.
• La sostituzione del fusibile, però non vi esime dal ricercare quali siano le cause che hanno provocato il fenomeno. Potrebbe trattarsi di un temporaneo utilizzo di troppi apparecchi o qualcosa di più grave. Lo stesso dicasi se l’interruttore generale magnetotermico scatta in continuazione o se è il salvavita (interruttore differenziale a scattare ripetutamente).
Nel primo caso vi è un assorbimento anomalo (troppo elevato) che può essere dovuto ad un cortocircuito o ad una fuga di corrente verso terra. Nel secondo caso c’è (quasi) sicuramente una fuga di corrente.
Non sempre è semplice individuare il punto o l’apparecchio che è fonte del fenomeno: armatevi di tester e cercafase e molta pazienza e scollegate uno per uno tutti gli apparecchi ed eventualmente sezionate ogni tratto di impianto fino a scoprire qual’è che causa il malfunzionamento.
• In alcuni casi si verifica, ad esempio, che l’interruttore scatta quando piove. Ciò indica che un elemento dell’impianto causa una fuga di corrente in presenza dell’umidità, quindi investigate su condutture o servizi elettrici esterni.
Se non trovate alcuna causa apparente ed il fenomeno si ripete conviene chiamare un tecnico.
Se la lampadina non si accende vi accorgete del guasto quando, sostituendo la lampadina, essa risulterà in buono stato e allora potrete provare con il tester se perviene corrente al portalampada del punto luce. Se ciò non avviene quando si aziona l’interruttore è molto probabile che sia l’interruttore stesso non funzionante.
• Togliete tensione, aprite l’interruttore e sconnettete i due cavi che da esso partono. Ad uno dei due cavi deve essere presente la fase: verificatelo rimettendo corrente nell’impianto e toccando entrambi i cavi con il cercafase.
• Dopo aver scollegato di nuovo la corrente provate a collegare provvisoriamente i due cavi insieme e rimettere corrente: se la lampadina si accende avete la sicurezza che è l’interruttore a non funzionare. In tal caso è necessario sostituire l’interruttore stesso con un altro e ripristinare i collegamenti con i conduttori e quindi ricollocare l’interruttore al suo posto.
• Se l’impianto luce non ha un solo punto di azionamento ma ne ha due il guasto può essere all’interno di uno dei deviatori che azionano il circuito. Per la ricerca dei guasto dovete aver ben chiaro il funzionamento del circuito e quindi procedete con le medesime tecniche indicate per l’interruttore.
• Si tratterà di togliere la corrente, aprire prima un deviatore e poi l’altro e far funzionare alternativamente i comandi per vedere se la fase si ritrova nei punti giusti. Se così non fosse va sostituito il deviatore non funzionante con uno nuovo. Stesso dicasi per un impianto comandato da più punti luce o addirittura da relé.